lunedì 5 luglio 2010

MAMMA MI AIUTI,,,,,,no



I NO educativi
un giochino per imparare ad aspettarsi un SI'


Esistono "no" e "no".
Ogni NO ha una duplice energia: quella di chi lo dice, e quella di chi se lo sente dire.
Quante volte sentiamo la definizione "no educativi"? Perchè pare che i "sì" in certi casi siano diseducativi.
Ma quali i casi?
Quando un no è educativo e un sì è diseducativo?
Naturalmente la distinzione fra no-educativo e sì-diseducativo è riservata al giudizio personale!
E ogni genitore ha un metodo educativo che si snoda fra sì e no a seconda del suo punto di vista.
Allo stesso modo, ogni figlio registrerà l'assenso o il rifiuto, secondo il proprio bagaglio di percezione.
Senza entrare nel merito soggettivo del genitore-figlio, sì-no, ci spostiamo in un ambito che riguarda la memoria individuale del rifiuto e le sue conseguenze.
Registrare un rifiuto può diventare un'abitudine!!
Ci si abitua al rifiuto e ci si aspetta di riceverlo!!
E se ce lo si aspetta, andrà proprio così!
Lo si riceverà!
E' una "programmazione"!
Allora facciamo un giochino di riprogrammazione:
in un momento di relax, mentre possiamo respirare lentamente e abbiamo del tempo da dedicare a noi stessi, torniamo indietro con la memoria a quegli episodi che ci hanno fatto abituare al no e proviamo a "entrare" nell'emozione che ci suscitano e poi proviamo a modificare quell'emozione.
Probabilmente sentiamo rabbia, frustrazione, inadeguatezza, colpa,,,,
Bene, ora,
con un respiro profondo proviamo a "sostituire" quelle emozioni con la compassione per chi ci ha detto NO,,,,
non sarà semplice, ma ci permetterà di cambiare il punto di vista e di provare un'emozione diversa a proposito di quella esperienza e di quella persona!
Sembrerà di essere più leggeri!
Questo esercizio, in realtà ci mette in condizione di accettare con una nuova sensazione e una nuova consapevolezza quello che è accaduto in passato e, se siamo volenterosi nel nostro allenamento emozionale, ci permette di staccarci da quello schema e di attivare nuove aspettative, quindi di aspettarci un "sì",,,e arriveranno i SI',,,,
e senza uno sforzo diretto, avremo imparato anche a perdonare chi ci ha fatto sentire RIFIUTATI!!


Milena

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