lunedì 12 luglio 2010

TU HAI FATTO,,,TU TU TU TU,,,e gli specchi



VERDE per la rabbia!!


Ogni esperienza scatena una emozione che viene registrata dalla psiche, trasmessa al cervello e riversata su un preciso organo fisico.
Quindi ad ogni emozione corrisponde un preciso effetto fisico.

La paura ha sede nei reni; se avete dei disturbi di diversa entità ai reni, è molto probabile che nutriate da tempo l'abitudine alla paura.

La gioia dimora nel cuore, se il cuore vi da delle preoccupazioni è probabile che da tempo non vi concediate di amare e essere amati.

La tristezza per la vita e il senso di soffocamento sono in relazione ai polmoni. Problemi ai polmoni segnalano mancanza di interiorizzazione, rigidità nell'espressione dei sentimenti e pensieri di morte, .

La preoccupazione, i pensieri e le situazioni che non si digeriscono, si sistemano sullo stomaco.

La RABBIA ha la sua sede nel fegato. Il fegato produce la bile, di colore verde,,,,ecco che si dice:
VERDE per la rabbia!!>

Quando sei arrabbiato te la prendi con gli altri?
Urli ?
Ti senti frustrato per quello che ti hanno fatto?
Covi il risentimento per chi ti ha ferito?
Non vedi l'ora di vendicarti e di fargliela pagare?
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Tutti questi sentimenti si annidano nel tuo fegato!! E oltre a rimanere arrabbiato, avrai come risultato un bel fegato ingrossato, che ti farà male e quindi ti farà arrabbiare!
Attribuire agli altri la colpa per quel che ci accade è una via di scampo dalla propria responsabilità.
Ci accade quel che permettiamo che ci accada.
Addirittura evochiamo gli eventi con le nostre convinzioni.
Siamo indulgenti nelle situazioni distruttive?
Polemici?
Prepotenti?
Permalosi?
Orgogliosi?
"Ma io HO RAGIONE!", sento ripetere molte volte.
Non c'è dubbio che ognuno sia convinto di avere ragione.
E nemmeno riporta la pace nel cuore esercitare la vendetta!
Quindi??
Che si fa?
Provare a osservare.
Essere osservatore di quel che sta accadendo permette di fare luce sui propri atteggiamenti e di riflettere su "cosa di noi stessi" ci sta mostrando la persona che ci ha fatto tanto arrabbiare.
Accusarlo urlando sempre più forte non servirà ad altro che a farci arrabbiare ancora di più!
Ma osservare per quale ragione ci siamo tanto arrabbiati ci permette di individuare il lato debole che esprimiamo con la nostra rabbia.
"L'altro"ci sta mostrando qualcosa:
- Ci comportiamo anche noi proprio nello stesso modo che ci sta facendo imbestialire?
- Ci sta mostrando il nostro modo di giudicare?
E' molto probabile che fermandosi a riflettere, invece di andare su tutte le furie e gridare con quanto fiato si ha in gola, ci si accorga di qualche schema che ci appartiene e ci condiziona nelle relazioni, facendoci ripetere sempre lo stesso meccanismo.

Proiettare l'attenzione ad individuare il motivo per cui ci si lascia possedere così profondamente da un sentimento tanto invasivo, permette di ricostruire una sana integrità e di liberarsi dai ricatti affettivi e emotivi che ci trattengono in situazioni distruttive.
Potrebbe esistere un vissuto che ci ha insegnato ad agire in questo modo rabbioso.
O una esperienza che ha lasciato un solco e per difenderci ormai siamo prevenuti.
Queste credenze interiori che scatenano riflessi ormai spontanei possono essere riprogrammate con credenze che rinforzano la propria autostima e fanno ricordare il proprio valore, e dopo sarà impossibile permettere a una emozione tanto distruttiva di avere il sopravvento.
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E il fegato RINGRAZIERA'!!
E,,,come per miracolo non attireremo più situazioni che, un tempo, ci avrebbero fatto arrabbiare!!


IMPARARE A RICONOSCERE E MANTENERE IL PROPRIO EQUILIBRIO, SENZA
S.C.O.P.P.I.A.R.E.

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(primo) pensa prima di "sparare" giudizi
(secondo) ripensa,,hai già sparato mille giudizi
(terzo) respira,,,,
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respira e ascolta il respiro,,
e mentre fai questo esercizio, sposta il "punto di vista", sposta il FOCUS.
Prova ad osservare quel che sta accadendo, da una prospettiva distaccata, come se fossi solo un osservatore esterno.
Questo ti aiuta a vedere la debolezza di chi ti sta aggredendo, ti aiuta a provare compassione e ti fa capire che anche tu a volte appari in quel modo.
Continua a respirare e rimani concentrato sul tuo "centro",,,,
nessuno e niente hanno il potere di farti perdere la pace interiore, solo TU!
Ogni volta che qualcuno ti fa arrabbiare, ogni volta che ti tornano in mente degli episodio che ti fanno arrabbiare, incomincia a concentrarti sul tuo respiro e cambia prospettiva, ogni cosa ti apparirà più chiara e saprai affrontarla con maggior equilibrio.
Mantieniti su una buona vibrazione emotiva.
Mantieni il tuo pensiero e le tue emozioni su buone vibrazioni e tutto sembrerà più facile perchè SARA' VERAMENTE più facile.
Il tuo pensiero scatena le tue emozioni e le tue emozioni creano la tua realtà!!

RESPIRA
ASCOLTA
PROVA AMORE







lunedì 5 luglio 2010

QUANDO GUARDO IL MONDO CONTO LE PIASTRELLE


ASPERGER,,,??


"SEI STRANO".
Quante volte vi hanno detto questa frase?
Tante?
Quasi tutte le persone che vi conoscono?
Eppure a voi sembra che quelli strani siano gli altri!!

State in solitudine e vi rifugiate nei vostri pensieri, riflettendo in modo originale sulle cose?
Fate calcoli matematici complessi in continuazione: il numero delle piastrelle della sala d'aspetto del dentista potrebbe coprire la distanza dalla porta di casa vostra a quella della panetteria di fronte?
La somma dei numeri della targa della macchina rossa che è appena passata è uguale alla somma dei numeri dell'ora che lampeggia sul cruscotto e potrebbe tradursi in una formula fisica,,,,,,?
e via a far calcoli,,,,,
La folla del centro commerciale vi fa sentire un formicolio sulla pelle, come se tutti vi stessero sfiorando?
Quando rispondete a una domanda diretta vi guardano sorpresi come se foste degli alieni?
Odiate mescolare i cibi nel piatto?
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E' possibile che siate soggetti con sindrome di Asperger.
No, non è una cosa brutta, ma spesso non viene riconosciuta e voi vi sentite "diversi".
Invece di riportare definizioni e sintomi, vi segnalo questo link,,,,potrete fare una ricerca personale e un'autodiagnosi,,,,chi meglio di voi può sapere quel che vi riguarda!!

hei,,,è un dono, mica una condanna!!!!


Milena



MAMMA MI AIUTI,,,,,,no



I NO educativi
un giochino per imparare ad aspettarsi un SI'


Esistono "no" e "no".
Ogni NO ha una duplice energia: quella di chi lo dice, e quella di chi se lo sente dire.
Quante volte sentiamo la definizione "no educativi"? Perchè pare che i "sì" in certi casi siano diseducativi.
Ma quali i casi?
Quando un no è educativo e un sì è diseducativo?
Naturalmente la distinzione fra no-educativo e sì-diseducativo è riservata al giudizio personale!
E ogni genitore ha un metodo educativo che si snoda fra sì e no a seconda del suo punto di vista.
Allo stesso modo, ogni figlio registrerà l'assenso o il rifiuto, secondo il proprio bagaglio di percezione.
Senza entrare nel merito soggettivo del genitore-figlio, sì-no, ci spostiamo in un ambito che riguarda la memoria individuale del rifiuto e le sue conseguenze.
Registrare un rifiuto può diventare un'abitudine!!
Ci si abitua al rifiuto e ci si aspetta di riceverlo!!
E se ce lo si aspetta, andrà proprio così!
Lo si riceverà!
E' una "programmazione"!
Allora facciamo un giochino di riprogrammazione:
in un momento di relax, mentre possiamo respirare lentamente e abbiamo del tempo da dedicare a noi stessi, torniamo indietro con la memoria a quegli episodi che ci hanno fatto abituare al no e proviamo a "entrare" nell'emozione che ci suscitano e poi proviamo a modificare quell'emozione.
Probabilmente sentiamo rabbia, frustrazione, inadeguatezza, colpa,,,,
Bene, ora,
con un respiro profondo proviamo a "sostituire" quelle emozioni con la compassione per chi ci ha detto NO,,,,
non sarà semplice, ma ci permetterà di cambiare il punto di vista e di provare un'emozione diversa a proposito di quella esperienza e di quella persona!
Sembrerà di essere più leggeri!
Questo esercizio, in realtà ci mette in condizione di accettare con una nuova sensazione e una nuova consapevolezza quello che è accaduto in passato e, se siamo volenterosi nel nostro allenamento emozionale, ci permette di staccarci da quello schema e di attivare nuove aspettative, quindi di aspettarci un "sì",,,e arriveranno i SI',,,,
e senza uno sforzo diretto, avremo imparato anche a perdonare chi ci ha fatto sentire RIFIUTATI!!


Milena

VOGLIO FARLA FINITA e la gratitudine


preferisco morire,,,GRAZIE

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ci sono momenti, lungo il percorso dell'esistenza, di profondo sconforto, di dolore insopportabile, di grande abbandono, di confusione mentale, di apatia,,,,,,,,durante i quali si crede di non poter continuare a vivere.
Sembra quasi che la propria ora sia giunta, ormai è inutile e impossibile continuare,,,
la vita sembra un incubo,
la paura divora dentro come un cane rabbioso,
la disperazione rimbomba nella testa senza tregua,
ogni pensiero, ad ogni respiro, porta al desiderio della morte,
ogni notizia che giunge riconduce sempre alla morte,
i ricordi si fanno incalzanti,
il senso di colpa,
la sensazione di aver sbagliato ogni cosa,
la certezza di non poter cambiare gli eventi,
,,,
insomma
ci si sente risucchiare in un vortice di autodistruzione che consuma come una sanguisuga ogni secondo e tutto si amplifica, i rumori, il tempo, le notti, le ore ad aspettare che passi la giornata,,,
,,,
sì, si ha bisogno di aiuto, ma non si è capaci di chiederlo, sembra tutto inutile, ormai è troppo tardi per ogni cosa,
allora,
allora,
allora, se ti senti così, fermati un istante, solo un istante a pensare alle cose buone,
sì "quali cose buone?" ti verrà da pensare,
solo un istante,
e pensa alle cose buone che hai,
alle cose per le quali sorrideresti ancora
e fai un elenco,
comincia con qualcosa di semplice: il profumo della terra, il colore del cielo, il tuo gatto, il tuo cane, l'affetto del tuo animale, il tuo corpo, i tuoi occhi che possono leggere, le piante, il sole, le cose che hai saputo fare, quelle che ti hanno fatto sorridere,
pensa a qualcosa che ti fa sentire grato e,,,,
e RINGRAZIA,,,
e ringrazia per ognuna di quelle cose che ti fan sentire grato e,
continua la tua lista,
e continua,
e continua,
continua fino a quando cominci a sentire che una profonda sensazione di gratitudine si insinua nella tua pancia e cresce,
cresce
cresce
e senti che quella sensazione si amplifica, tutto il tuo essere piano piano si riempie di gratitudine,
gratitudine
gratitudine
mantieni quella sensazione, alimentala con nuovi pensieri, ripensa a quelli che già ti son venuti in mente,,,,
e ti accorgerai che tutto il tuo essere comincia a sentirsi meglio
e se continuerai con pazienza a fare questo GIOCO vedrai che le cose intorno a te cambieranno direzione: riceverai delle buone notizie, ti capiterà qualcosa di buffo, riceverai un dono, sarai ispirato ad una soluzione,,,,
e,,,,
e sii grato alla sensazione di gratitudine
sii grato anche a questo
sii grato a te stesso per aver avuto il coraggio e la forza di provare gratitudine quando tutto ti sembrava nero e impossibile,,,
LA GRATITUDINE è il primo passo verso la guarigione
il primo gradino della scala del ben-essere,,,,
è un seme della conoscenza atavica che attiva uno dei codici dell'autoguarigione,
il tuo compito è rimanere sintonizzato su quella emozione, il resto arriverà da sè, in conseguenza alla tua sensazione,,,,,
,,,,
GRAZIE
per ogni cosa
,,,,
Milena



Tutte le informazioni contenute in quest blog hanno l'unico scopo di divulgare metodi naturali di comportamento e pensiero che migliorino la qualità della vita, di condividere una via verso il ben-essere personale. In nessun modo si sostituiscono alle conoscenze dei professionisti della salute, ai consigli del medico o a qualsiasi terapia farmacologica o di supporto psicologico e psichiatrico.


LE FONDAMENTA


stai attento a,,,NON CADERE,,,


Come ogni costruzione che si rispetti, le fondamenta son, appunto,
"FONDAMENTALI" per la buona riuscita dell'impresa e per la sua buona tenuta nel Tempo.

Le informazioni che vengono registrate nei primi anni di vita, addirittura nel periodo prenatale, creano la collana di informazioni attraverso cui verrà filtrata l'esistenza.
Quindi se un bambino viene continuamente invitato a concentrarsi su "NON CADERE", i suoi passi saranno mossi nella direzione di NON CADERE. Su cosa è focalizzata la sua attenzione? Sulla caduta! SULLA CADUTA!
E, se ci si concentra sulla caduta, cosa è probabile che capiti?? E' probabile che si cada.
Questo succede perchè tutto l'essere, tutta l'essenza, tutta l'attenzione, ogni muscolo, ogni movimento, sono totalmente concentrati, quindi hanno il FOCUS, sul fatto di cadere!
Ma se la concentrazione ha il focus su "stai bene in piedi e vai avanti così!", ogni particella è concentrata su un risultato positivo, sulla riuscita, su quello che SI DESIDERA! Sarà semplice in questo modo, imparare a camminare!
Come questo esempio, ogni esperienza della nostra vita passa attraverso un filtro di "pregiudizi" formato dalle informazioni ricevute e immagazzinate; spesso suffragate dalla conferma degli eventi. Infatti un bambino concentrato a non cadere, non appena farà un capitombolo, si sentirà frustrato e diventerà ancora più teso e, probabilmente, continuerà a cadere; quindi gli eventi danno ragione alla sua paura di cadere!! Ma un bambino concentrato a stare in equilibrio, quando cadrà e si sentirà dire: "ok, ok, tutto bene, adesso migliorerai, vedrai è facile!", non si lascerà abbattere da un episodio spiacevole, anzi si impegnerà ancora di più nello stare in piedi.
Quindi, se i pensieri causano gli eventi, allo stesso modo gli eventi confermano e rinforzano i pensieri, che così diventano delle autentiche CONVINZIONI!

Le nostre convinzioni sono spesso tanto radicate da non rendercene nemmeno conto.
Sono il frutto di un bagaglio costruito negli anni della nostra vita, e sono anche l'eredità della memoria cellulare dei nostri genitori, che, insieme ai caratteri somatici, ci trasmettono le memorie emotive.
Sono le nostre fondamenta!
E poichè ciò che crediamo vero si realizza, se crediamo qualcosa che boicotta la nostra gioia, capiterà proprio quel che crediamo.
Chissà quante volte vi è capitato di dire: "lo sapevo!" a proposito di qualche impresa che non è andata a buon fine! Eravate convinti che non sareste riusciti e, avete avuto ragione!!!

Studi e ricerche hanno dimostrato che i pensieri e le emozioni sono vibrazioni che si muovono su precise lunghezze d'onda. A seconda del tipo di emozione il nostro DNA si estende e attiva nuovi codici o si accorcia e disattiva alcuni codici.
Con emozioni d'Amore e pensieri positivi il DNA attiva dei codici, e li disattiva con emozioni di Paura e negatività.
Ascoltando questo link di Gregg Braden vedrete l'effetto che ha il DNA sul campo che ci circonda e sulla materia.
Poichè le emozioni hanno un effetto sul DNA, e il DNA ha un effetto sul campo, questo significa che le emozioni hanno un effetto sul campo, quindi influiscono sulla realtà!
A tutti è captato di accorgersi di "attirare" proprio quel che si desiderava in un momento in cui ci si sentiva serenamente convinti di meritarlo e di poterlo ricevere. Quindi se non ci sono dentro di noi delle resistenze che ci fanno dubitare sull'esito dei nostri desideri, i desideri vengono esauditi, come per magia. Un facile esempio è quello del parcheggio. Molte persone non provano dubbi riguardo al fatto che troveranno facilmente parcheggio anche in una zona molto trafficata, e molte altre persone che invece non sono abituate a sperimentare questo modo di pensare cominciano proprio ad esercitarsi col parcheggio, perchè è un compito semplice, che non mette in forte contrasto le emozioni (in realtà non si rischia nulla di grave se l'esperimento non riesce) e questo limita fortemente tutte le resistenze, e se si impara a rimuovere le proprie resistenze, allora davvero TUTTO E' POSSIBILE!.
Dimostrare a de stessi che è possibile, rinforza le credenze di poterlo rifare!
Ecco dunque che il meccanismo si ripete!! Le credenze condizionano il nostro atteggiamento e questo condiziona gli eventi. Anche quando si tratta di trasformare credenze negative in credenze positive!! E se il metodo funziona in una direzione significa che stava funzionando anche nella direzione opposta. E' lo stesso "strumento" usato nella direzione della gioia e del ben-essere, anzichè in quella della paura e del mal-essere.
Lo "strumento" è neutro, quello che gli attribuisce la polarità positiva o negativa è il nostro modo di usarlo nella nostra vita!!
Quindi è meglio dire, con voce sicura e allegra: "Vai, che cammini benissimo! Guarda la strada e evita o scavalca gli ostacoli. Bravo!", anzichè, con un tono di voce preccupato: "Stai attento a non cadere":

Buoni passi a tutti.



RISTRUTTURAZIONI PER L'ANIMA





I pensieri e le emozioni sono la
PREGHIERA

Secondo le leggi della fisica quantistica, e la filosofia delle legge d'attrazione, e tutti i fondamenti religiosi e gli insegnamenti dei più grandi Maestri spirituali, e la nuova medicina di Hamer e la metamedicina di Rainville e la Matrice divina di Braden e gli insegnamenti della nuova leadership di Re, Roy Martina, Butto,,,,,,,,la realtà è il risultato delle nostre convinzioni, degli schemi attraverso cui registriamo le nostre esperienze, dei sentimenti che proviamo e coltiviamo in solitudine o, che manifestiamo nelle nostre relazioni.
Tutte le nuove discipline sostengono, unanimemente, che il potere dell'Uomo è racchiuso nella vibrazioni che emette coi suoi sentimenti. E le memorie registrate nelle sue cellule e nel suo DNA sono ereditate dagli antenati, dalle esperienze delle vite precedenti e da ciò che ha vissuto fin dal momento del suo concepimento. Alcune di queste memorie sono attive come dei veri e propri schemi di comportamento e convinzioni che determinano la realtà personale.
Dunque si può intervenire seguendo diverse tecniche dolci e metodi di riprogrammazione emotiva, di cui parleremo nei prossimi post, per trasformare il nostro modo di pensare e quindi le nostre emozioni, per avere un impatto nuovo sulla nostra vita.
Ma il primo intervento da attuare in assoluto è essere vigili sui propri pensieri ed allenarsi a trasformare quelli negativi in pensieri positivi, fiduciosi, di gioia e amore.
Adesso vedremo come "aggiustare" le informazioni nel DNA e il vecchio modo di pensare, per creare un nuovo modo di vivere le esperienze e diventare gli autori della nostra realtà personale e collettiva.